VA BENISSIMO COSÌ

"Ciao ragazze! Oggi faremo un makeup da sera perché anche se non possiamo uscire dobbiamo farci belle per noi, perc..."
Scorri
"Non ce la faccio più a non far niente, pensate che mi alleno tutti i giorni per due ore, almeno impiego il tempo e poi così mi sento meg..."
Scorri
"Facciamo yoga ins.."
Spegni. Basta. Mi sento uno schifo. Che c'è su Netflix?!?
Questo periodo è stato una continua gara a chi impiegava meglio il tempo, una lotta tra iperattivi che ha escluso noi, pigri dalla nascita, da ogni gioco.
La sfida finale è stata tra la tipa che ha cambiato outfit ogni giorno quattro volte al giorno abbinandoci anche il makeup, e il tizio che si è allenato quotidianamente in diretta, festivi compresi, invitandoci a seguire i suoi esercizi perché "è semplicissimo, fai come me!", poi al terzo minuto eri lì a misurarti la saturazione dei polmoni perché ti ritrovavi in una tale condizione di carenza di ossigeno che quasi speravi fosse il virus, tutto pur di non ammettere che eri tu ad esserti mosso l'ultima volta nel '96.
Io, si sarà capito, appartengo a quella fascia di derelitti che in queste settimane, scorrendo i social, hanno chiesto a Dio perché non abbia distribuito equamente ai suoi figli la voglia di fare, salvo poi ringraziarlo per questa scelta perché non avrebbero proprio saputo cosa farsene della loro porzione.
Non è stato facile ammetterlo a me stessa, ma ora che ci sono riuscita mi sento meglio, deve essere questa la sensazione che provano le influencers quando mettono il mascara per andare dal bagno alla cucina. Ora capisco.
Vi devo sincerità, avevo grandi progetti anche io per questa quarantena, come tutti. Tempo... tanto tempo a disposizione come non ne avevo mai avuto e, mi auguro, non ne avrò mai più. Dopo lo shock iniziale, ho ricordato la storia del limone. Sapete, quella che dice che devi prendere il limone più aspro che la vita ti offre e farne un'ottima limonata. Forse la so solo io. Vabbè... mi ero ripromessa di uscire dalla quarantena, magari comunque depressa e incapace di relazionarmi con qualsivoglia essere umano, ma almeno con il culo di Belen, la pelle di pesca e qualche nuova skills rigorosamente acquisita da un corso e-learning su youtube.
Risultato: siamo all'inizio della Fase 2 e temo di aver rimosso quelle poche abilità che avevo da curriculum, inoltre l'unico ricongiungimento finora avvenuto dalle mie parti è quello delle mie natiche col pavimento e il mio apporto nutritivo giornaliero si compone al 70% di cibo spazzatura quindi evitiamo proprio di aprire il capitolo pelle di pesca al fine di non doverlo prontamente rinominare come buccia d'arancia, comunque ho messo la spunta su depressione e incapacità relazionale quindi ritengo un successo aver portato a termine almeno una parte di quanto previsto.
Non si può dire, comunque, che l'isolamento non sia servito a nulla solo perché non ha coinvolto sviluppo muscolare alcuno, anzi, a me ha portato delle consapevolezze importanti con cui fare i conti, perciò ritengo che i tempi siano maturi per ammettere che se la palestra mi puzza non è perché non ho il tempo di andarci, ma perché la pigrizia è una dote innata e a tratti incurabile che non si combatte con i buoni propositi, ed è da sempre la seconda forza motrice della mia esistenza (prima la fame, terza l'ansia).
Insomma, per uscire dalla quarantena con il culo di Belen bisognava che a far la quarantena qui al mio posto ci fosse Belen, certo non io che ho sempre avuto la voglia di fare di un bradipo e non vedo perché mai questa costante della mia vita sarebbe dovuto cambiare adesso che, oltre al sonno perenne, ho anche il peso della paura di una pandemia mondiale a schiacciarmi sul materasso.
L'ho detto ad alta voce, non mi sento quasi più in colpa. Dico quasi perché se poi al mare alla fine ci andiamo senza le barriere in plexiglas qualche rimorso mi verrà, ma pazienza.
Va bene così, va benissimo così. Abbiamo avuto tanto tempo libero a disposizione e abbiamo fatto bene a impiegarlo o non impiegarlo nella maniera da noi ritenuta migliore.
Portiamo alta la bandiera dei pigri, degli impigriti, degli ansiosi, degli ipocondriaci, dei piagnoni che non hanno avuto la forza di alzarsi dal letto, di tutti quelli che questa quarantena l'hanno trascorsa in posizione orizzontale e non se ne vergognano.
Tutto il rispetto per i runner, i fitness e i makeup addicted, ogni tanto vorremmo essere come voi ma... 'gna potemo fa, e va benissimo così! (Elena Amante)
